XIII Colloquio Oggi la parola

venerdì 31 ottobre - domenica 2 novembre 2014

Cercatori di futuro III

senza lavoro non c'è futuro

PRESENTAZIONE

No a un’economia dell’esclusione

Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della inequità”.
Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione.
Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è inequità.
Oggi tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppres-
sione ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”. (Evangelii Gaudium 53)

L’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Francesco vescovo di Roma, è un testo che, anche alla luce delle scelte, dei gesti e   della quotidianità del Papa, sostiene e declina la speranza in questo tempo.
Il paragrafo 53 è il riferimento di questo Colloquio perché chiarisce l’atteggiamento che ci ha resi cercatori di futuro: dopo aver affrontato i mutamenti antropologici indotti dalle nuove tecnologie; dopo aver guardato, con occhio disincantato, allo stato attuale dell’economia ed alla crisi determinata dal dominio nel mercato di una finanza sregolata ed inquinata; con questo terzo colloquio cerchiamo di guardare nel lavoro che non c’è, nella perdita della sua dignità con un’attenzione ai mutamenti in atto nelle forme della democrazia.
Siamo consapevoli, testimoni diretti, della situazione del mercato del lavoro nel nostro Paese: differenze nelle opportunità di occupazione tra aree territoriali, con forte svantaggio per il Mezzogiorno; insufficiente partecipazione delle donne, inoccupazione giovanile altissima, forte incidenza di lavoro precario; preoccupante lo scoraggiamento, con un numero elevato di giovani che non studiano e non lavorano. Questo nonostante riforme tentate o promesse, in nome della semplificazione e della flessibilità; e nonostante la centralità del tema del lavoro nella nostra Costituzione. È indispensabile comprendere la profondità dei mutamenti a livello globale nel modo di produrre, l’incidenza delle tecnologie che hanno cambiato il modo di lavorare spostando l’asse dal lavoro operaio ed artigiano a quello della conoscenza; ma significa anche coglierne l’incidenza sull’aumento delle diseguaglianze, sull’allargamento delle povertà.
Si sta riducendo la possibilità dei lavoratori di esercitare un controllo nei confronti del potere politico ed economico si mettono in discussione i modelli democratici che pure si sono affermati nelle economie capitalistiche occidentali: si troveranno nuovi equilibri o si dovranno affrontare rischi crescenti per le nostre democrazie?
Ed ancora si può pensare ad un’uscita dalla crisi del lavoro che tragga alimento anche da una modifica dei comportamenti individuali e sociali e degli stili di vita delle persone?

Come da consuetudine di questi colloqui vorremmo che ai contributi introduttivi facessero seguito in modo diretto gli interventi dei partecipanti sulle trasformazioni del lavoro, sulle perdite di sicurezza vissute con riguardo alle prospettive future delle nuove generazioni.


Programma del convegno

Venerdì 31 ottobre

Pomeriggio

ore 17.00 - Al lavoro!
saluto da parte del gruppo "Oggi la Parola"

ore 17.15 - Mani di Dio mani degli uomini
Sandro Rotili monaco di Camaldoli

ore 21.00 - Il lavoro di celluloide attraverso alcuni film
Domenico Iasello  insegnante, Arezzo

Sabato 1 novembre

Mattina

ore 09.00 - Lavoro per tutti: quando, come e perchè?
Fabrizio Barca economista, Roma
Roberto Mancini filosofo, Macerata

ore 10.00 - DIBATTITO
guidato da Giuseppe Avallone formatore aziendale, Roma

Pomeriggio

ore 15.30 - Ci può essere democrazia se non c'è lavoro?
Fabrizio Barca e Roberto Mancini

ore 17.00 - DIBATTITO
guidato da Gianni Toniolo storico dell'economia, Roma

Domenica 2 novembre

Mattina

ore 09.00 - Più lavoro e più democrazia
tavola rotonda con Giuseppe Avallone, Fabrizio Barca, Roberto Mancini, Gianni Toniolo

Il contributo di Camaldoli
Alessandro Barban priore generale

Come al solito le giornate seguiranno il ritmo della preghiera monastica, consentendo a chi lo desidera di partecipare alle funzioni liturgiche



Per informazioni più dettagliate su orari e costi è  possibile scaricare il pieghevole in formato PDF


Bibliografia consigliata

R. MANCINI, Trasformare l’economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche, Franco Angeli ed. 2014

N. URBINATI, La mutazione antiegualitaria. Intervista sullo stato della democrazia, a cura di A .Zampaglione, Laterza ed. 2013

L. GALLINO, Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario, Laterza ed. 2014

G. ZAGREBELSKY, Fondata sul lavoro. La solitudine dell’articolo 1, Einaudi ed. 2013

F. BARCA (a cura di), Storia del capitalismo italiano, Donzelli ed. 2010

R. FONTANA, Complessità sociale e lavoro. La modernità di fronte al just in time, Roma, Carocci ed. 2013
premessa dell'autore